Pausa caffè più verde
Nell’ambito del progetto Welfare Verde, ASSO AGRICOLTURA E SERVIZI SRL ha sostituito i bicchierini di plastica del caffè con bicchierini di carta certificati PEFC e le palettine sono compostabili. Questa decisione riguarda l’area break dell’ufficio di Alessandria e si inserisce nel percorso relativo all’area della “promozione dell’alimentazione sana e sostenibile”.
Ma dire carta non basta per ridurre la nostra impronta ambientale.
Il percorso deciso per il progetto Welfare Verde ci ha portato a conoscere più nel dettaglio la filiera della carta ed ecco cosa possiamo scoprire:
La carta è uno dei prodotti più presenti nella nostra vita quotidiana.
Proprio perché si tratta di un bene di consumo diffusissimo e, almeno fino ad oggi, non sostituibile, è bene fare attenzione alla sua provenienza, in modo da incidere il meno possibile sull’ambiente. A questo scopo, è importante tenere in considerazione, al momento dell’acquisto, la presenza o meno di una certificazione. Nel caso della carta, la certificazione riguarda l’origine del legno da cui è stata tratta la cellulosa, e attesta la sua provenienza da boschi gestiti in maniera corretta ed ecosostenibile, sia da un punto di vista ecologico che da un punto di vista economico e sociale.
La certificazione è un marchio di ecosostenibilità che dipende da determinati parametri, qualitativi e quantitativi, ed è cruciale non soltanto per l’industria cartaria ma anche per tutte quelle industrie che si basano sull’utilizzo del legno, in quanto costituisce un modo per conoscere e tracciare il percorso delle materie prime, dalla loro origine fino al prodotto finale.
A questo proposito, l’Unione Europea riconosce ufficialmente due certificazioni: FSC e PEFC.
La sigla PEFC sta per “Programme for the Endorsement of Forest Certification Schemes” e cioè “Programma per il riconoscimento di Schemi di Certificazione Forestale”.
PEFC prevede un primo livello di certificazione che riguarda strettamente la gestione forestale e che attesta che una proprietà forestale è gestita secondo criteri di correttezza e di sostenibilità. Una seconda, successiva tipologia di certificazione è invece rappresentata dalla Chain of Custody, “catena di custodia” o di rintracciabilità. Il presupposto di questo secondo livello di attestazione è che il legname e la cellulosa provenienti da foreste gestite in modo corretto e sostenibile devono poter essere rintracciabili in tutte le fasi successive della lavorazione, fino ad arrivare alla commercializzazione. Se tale catena viene correttamente rispettata, il consumatore troverà sul prodotto finito un apposito marchio di qualità.
Per concedere la certificazione PEFC si esige da chi ne fa richiesta il rispetto dei criteri e degli indicatori definiti nelle Conferenze Ministeriali per la Protezione delle Foreste in Europa di Helsinki (1993) e di Lisbona (1998). L’attestazione permette agli aderenti di utilizzare il logo PEFC e ha una durata di 5 anni. A cadenza annuale sono effettuati controlli per verificare la conformità di ciascun aderente con i criteri previsti.”
Fonte: www.greenme.it